ELENCO PREZZI
PROVINCIALE
2021
Edito dalla
Provincia Autonoma di Trento
Gruppo di
lavoro per l'aggiornamento e completamento dell’Elenco Prezzi
Agenzia
Provinciale per le Opere Pubbliche
|
ing. Luciano Martorano
coordinatore - ing. Paola Bonetti
|
Servizio
Opere Civili
|
per. ind.
Corrado Webber
ing. Matteo Toffanin
geom. Mauro Trentin
geom. Sergio Giamberardino
geom. Piergiorgio Pasquali
ing. Nicola Tamanini
ing. Giulia Guella
p.i. Massimo Molinari
|
Servizio
Opere Stradali e Ferroviarie
|
per. ind.
Michele Vicentini
|
Servizio
Opere Ambientali
|
geom. Franco Zanetti
geom. David Conotter
geom. Max Nicolussi
Giacomaz
|
Soprintendenza
per i Beni culturali
|
geom. Tiziano Vicentini
|
Servizio
Agricoltura
|
Gioacchino Lo Medico
|
Servizio
per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale
|
geom. Luca Pizzini
|
Servizio
Bacini montani
|
geom. Giovanni Baldo
geom. Mauro Slomp
|
Servizio
Geologico
|
ing. Lorenzo Santuliana
|
Servizio
Foreste e fauna
|
geom. Carlo Anderle
|
Servizio
Prevenzione rischi
|
ing. Luisa Fedrizzi
|
Servizio
gestioni patrimoniali e logistica
|
Walter Ortombina
|
Presentato a:
Consorzio dei Comuni trentini
Associazione degli Artigiani della
Provincia di Trento
Associazione Trentina dell’Edilizia
(ANCE)
Associazione degli Industriali della
Provincia di Trento (Confindustria)
Comitato interprofessionale
Sindacati CISL CGIL UIL FeNALT
CORREZIONE INCIDENZA CATEGORIE - 13 MAGGIO 2021
La presente versione dell’Elenco Prezzi PAT 2021 sostituisce la precedente,
approvata con deliberazione della Giunta Provinciale n 2233 dd. 22.12.2020 e pubblicata sul BUR, per errore materiale
delle incidenze delle categorie di costo di alcune voci.
I prezzi e le descrizioni delle voci
non sono stati modificati.
Sono stati aggiornati esclusivamente alcuni valori delle percentuali di incidenza delle categorie di costo di alcune voci,
che non risultavano corretti nella precedente edizione a causa di un problema tecnico dovuto a un errore nella routine di calcolo delle incidenze.
PREMESSA
Ai fini della trasparenza
e del coordinamento dell'attività tecnico-amministrativa nel settore dei lavori
pubblici, la Giunta provinciale approva l’Elenco prezzi da applicarsi ai lavori
pubblici di interesse provinciale, così come previsto dalla L.P. 10 settembre 1993 n. 26 che, con le modifiche introdotte
dalla L.P. 2
agosto 2017 n. 9, viene pubblicato entro il 31 dicembre di ogni
anno.
Considerando che i prezzi delle lavorazioni nel biennio 2019 –
2020 non hanno subito sostanziali modifiche tali da richiedere una revisione
complessiva o parziale dell’elenco prezzi 2018, dopo il 2018, con il D.P.G.P. 28 dicembre 2017 n. 2322 e s.m.i., la
pubblicazione è stata sospesa e riprende con l’edizione 2021.
In questo periodo, oltre al consueto aggiornamento di prezzi elementari
e voci, sono stati elaborati nuovi prezzi nell’ottica di agevolare il compito
di Tecnici, Progettisti, Coordinatori e figure interessate a seguito
dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19 e si sono compiute alcune
scelte di carattere metodologico.
Come ormai noto, l’Elenco prezzi provinciale riporta voci e prezzi
informativi da impiegare nella preventivazione
esecutiva e nei relativi Capitolati Speciali d'Appalto di opere pubbliche
realizzate nell'ambito del territorio provinciale e costituisce necessario
parametro di riferimento sia nella fase di progettazione e di affidamento
lavori sia nell’eventualità di definizione o di concordamento di nuovi prezzi.
Resta
sempre compito del progettista:
-
valutare criticamente le
singole voci da utilizzare ed il relativo prezzo;
-
provvedere,
eventualmente, al loro adeguamento in base alla reale situazione di esecuzione
dei lavori e all’andamento congiunturale del mercato;
-
individuare eventuali
nuove voci in quanto non disponibili.
VEDI
CRITERI DI UTILIZZO DEL LISTINO PAG.
IX
Nella relazione tecnica prevista dallo specifico livello di
progettazione dovranno essere riportate, in apposito paragrafo, le motivazioni
degli eventuali scostamenti dall’Elenco prezzi provinciale
L’elenco prezzi provinciale permette un’elaborazione progettuale
chiara, in quanto gli scostamenti dovranno essere sempre motivati, facilita e
semplifica l'analisi in fase di offerta e consente il necessario rigore
nell'azione di controllo e sorveglianza sia in fase di approvazione dello
studio progettuale sia durante la realizzazione dell'opera.
Queste premesse hanno carattere generale e sono valide per
l’Elenco prezzi provinciale nella sua interezza; le premesse per il singolo
settore o capitolo introducono ulteriori precisazioni che prevalgono su quelle
generali.
NOVITA’ EDIZIONE 2021
Le principali novità dell’Elenco prezzi
2021 sono:
1. aumento dell’aliquota delle spese generali (SG) dal
12% al 15% per i lavori;
2. aumento dell’aliquota delle spese generali dal 15%
al 17% per le voci della sicurezza.
Si riassumono di seguito le aliquote del presente Elenco Prezzi:
|
LAVORI
|
SICUREZZA
|
Spese
Generali (SG)
|
15 %
|
17 %
|
Utile
(Ut)
|
10 %
|
0 %
|
EMERGENZA COVID
La necessità di intervenire, a livello di Elenco prezzi
provinciale, in tema di oneri della sicurezza per prevenire la diffusione dei
contagi da Covid-19 all’interno dei cantieri deriva dalla previsione contenuta
al punto 2 dell’allegato XI (Elenco dei lavori comportanti rischi particolari
per la sicurezza e la salute dei lavoratori) del d.Lgs.
81/2008, che stabilisce che rientrano nelle tipologie pericolose per la salute
dei lavoratori i “lavori … che presentano rischi particolari per la
sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un'esigenza legale di
sorveglianza sanitaria”. Infatti, con la dichiarazione dello stato di
emergenza sanitaria, si è realizzata, anche con riferimento ai lavori da
effettuarsi in cantiere, una nuova situazione di rischio per i lavoratori con
conseguente necessità di approntare le dovute soluzioni atte a eliminare o
almeno contenere al minimo tale rischio.
Nello specifico, si sono succedute varie disposizioni e
discipline, sia a livello nazionale che provinciale.
A livello nazionale l’emergenza è stata dichiarata con il DL 23 febbraio 2020 n. 6 (attuato con DPCM 22 marzo 2020
con cui si era disposta la sospensione di tutte le attività produttive
industriali e commerciali, ad esclusione di quelle indicate nel medesimo
decreto), successivamente abrogato e sostituito con il DL
25 marzo 2020
n. 19 convertito con modificazioni dalla L. 22 maggio 2020, n. 35, le cui
disposizioni “si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province
autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le
relative norme di attuazione” (articolo 5).
In attuazione di detto ultimo decreto è stato emanato il DPCM 26 aprile 2020
che ha stabilito, al comma 6 dell’articolo 2, che “Le imprese le cui
attività non sono sospese [e, quindi, possono operare all’interno dei cantieri,
ndr] rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle
misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19
negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le
parti sociali di cui all'allegato 6, nonché', per i rispettivi ambiti di
competenza, il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento
della diffusione del COVID-19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile 2020
fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali e le parti sociali, di cui all'allegato 7, e il
protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione
del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica sottoscritto il 20 marzo 2020,
di cui all'allegato 8. La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri
adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al
ripristino delle condizioni di sicurezza”.
In seguito, si sono succeduti ulteriori DPCM che hanno, comunque,
ribadito l’obbligo per il datore di lavoro di adottare i protocolli condivisi
in questione (PROTOCOLLO SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO
EMERGENZA COVID-19 del 14 marzo 2020 integrato il 24 aprile 2020) e, in particolare,
quelli relativi alla sicurezza in cantiere (PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE
DEL COVID-19 NEI CANTIERI del 24 aprile 2020 unitamente alle Procedure
attuative del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il
contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti
di lavoro del settore edile del 14 aprile 2020).
A livello locale il tema della sicurezza nei cantieri è
stato affrontato, in termini inizialmente assai rigidi (vigente il DL 6/2020), dall’Ordinanza del Presidente della Provincia
Autonoma di Trento 15
marzo 2020, protocollo 169301/1, che ha disposto “la chiusura
dalla data di pubblicazione di questo provvedimento dei cantieri che per
proseguire l'attività necessitano di personale che alla data di pubblicazione
di questo provvedimento non dispone di medico di base sul territorio
provinciale, in quanto non residente sul medesimo territorio” e
l’esclusione dalla chiusura dei cantieri “impegnati nella realizzazione di
opere necessarie ad assicurare la fornitura di servizi pubblici essenziali alla
popolazione, ovvero al ripristino di strutture o alla sanificazione di impianti
a seguito di eventi o malfunzionamenti”.
Successivamente, con l’Ordinanza del Presidente della Provincia
Autonoma di Trento 15
aprile 2020, protocollo 211412/1, si era stabilito “che dal 14 aprile 2020
sia ammesso lo svolgimento di attività produttive e attività di cantiere al
chiuso non rientranti tra quelle ammesse ai sensi del DPCM 10 aprile 2020,
limitatamente alle operazioni che possono essere svolte senza la compresenza di
più persone presso il medesimo impianto produttivo o cantiere o alle operazioni
che possono essere svolte da più persone che, pur operando presso il medesimo
impianto produttivo o cantiere, svolgono la propria attività in locali separati.
Tali attività possono essere svolte previa comunicazione al Presidente della
Provincia della tipologia di attività svolta e previa dichiarazione del
rispetto delle condizioni previste da questa lettera. Il Presidente della
Provincia, sentito il Commissario del Governo, può sospendere tali attività
quando ritenga che non sussistono le condizioni di cui a questa lettera. Nelle
attività che non rientrano tra quelle consentite ai sensi del DPCM 10 aprile 2020
non può comunque essere impiegato personale con contratto di lavoro dipendente”.
Per quanto attiene alle attività di cantiere che erano consentite
era stato adottato, sempre a livello provinciale, il PROTOCOLLO - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID19 NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI (EDILI E
NON EDILI), il cui secondo aggiornamento reca la data del 30 aprile 2020. Detto
documento ha acquisito particolare valenza operativa a seguito dell’adozione
dell’Ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento del 6 maggio 2020
protocollo 250299/1, che ha recepito, a livello provinciale, i contenuti del
DPCM 26 aprile
2020 e ha introdotto ulteriori disposizioni. Le linee guida in
questione sono state, poi, ulteriormente aggiornate e riportate in allegato
alla Deliberazione della Giunta Provinciale 26 maggio 2020, n. 689.
La disciplina da ultimo indicata è stata, poi, successivamente
modificata e integrata dall'articolo 7 ter della
legge provinciale n. 2 del 2020, che stabilisce che nei contratti di lavori,
servizi e forniture pubblici, i costi derivanti dall'applicazione delle misure
per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti
di lavoro, conseguenti all'adozione dei protocolli statali e provinciali in
materia, sono riconosciuti dall’amministrazione agli esecutori dei suddetti
contratti, per il periodo di applicazione, quali oneri della sicurezza non
soggetti a ribasso. Tali costi “si riferiscono a tutti gli apprestamenti e
ai dispositivi individuali e collettivi finalizzati al contenimento del rischio
da Covid-19 e sono stabiliti dall'elenco provinciale dei prezzi o da specifiche
disposizioni provinciali”.
La prima attuazione di questa disposizione normativa è stata
effettuata con la Deliberazione della Giunta Provinciale 29 maggio 2020, n. 726 (poi
integrata dalla Deliberazione n. 851 del 25 giugno 2020) che contiene, in
apposito allegato, l’APPENDICE 2020 EMERGENZA COVID-19 all’Elenco prezzi PAT
2018, un elenco di voci della sicurezza specifiche per il contenimento della
diffusione del Covid-19 avente la funzione di agevolare il compito di Tecnici,
Progettisti, Coordinatori e figure interessate.
Tali voci di prezzo sono ora integrate all’interno dell’Elenco
prezzi 2021 (capitolo S.90 EMERGENZA COVID, S.90.10 Apprestamenti di protezione
individuale, S.90.20 Apprestamenti di protezione collettiva, S.90.30 Presidi
sanitari).
Per elaborare tali voci sono state applicate l’aliquota per
l’utile di impresa pari allo 0% (trattandosi di voci relative alla sicurezza
non soggette a ribasso) e spese generali al 17%.
CRITERI AMBIENTALI MINIMI
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art.
18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di
sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli
appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno
reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
La Provincia autonoma di Trento, con la Delibera di Giunta
Provinciale n. 141/2018 è intervenuta ai sensi della vigente normativa
prevedendo che in Trentino fino al 31 dicembre 2019 con riguardo al servizio di
progettazione e ai lavori di manutenzione, ristrutturazione e costruzione di
edifici pubblici, l'applicazione della normativa statale sia sospesa, con
l'eccezione dei criteri ambientali indicati dal punto 2 della stessa Delibera
di Giunta Provinciale n. 141/2018, in particolare:
1. è differito al 31 dicembre 2019
l’applicazione del DM 11 ottobre 2017 in materia di CAM nella progettazione di
opere pubbliche;
2. è stabilita comunque l’applicazione di
alcune regole tecniche dei CAM per il risparmio energetico specificando
l’esclusione delle manutenzioni;
3. è raccomandata l’applicazione delle
specifiche tecniche dei componenti edilizi previste dai CAM;
4. è confermata l’applicazione dei contenuti
della deliberazione n. 27 del 2017 per quanto riguarda la ristorazione
collettiva fino al 31
dicembre 2019.
La Delibera di Giunta Provinciale n. 2076/2019 considerato il
permanere di diverse problematiche applicative, tenuto conto delle criticità
rilevate dalla stessa ANAC nonché del fatto che il Ministero sta ancora
elaborando delle Linee Guida per l’applicazione dei criteri, è intervenuta per
differire ulteriormente l'applicazione dei CAM nazionali per la ristorazione e
l'edilizia fino al 31
dicembre 2022, pur confermando le applicazioni previste nella
deliberazione di Giunta Provinciale n. 141 del 2018.
Premesso ciò, nella redazione del presente Elenco prezzi si è
scelto di non tenere conto delle specifiche tecniche CAM: perciò sarà
cura del progettista valutare all’interno della singola voce il rispetto dei
requisiti eventualmente richiesti e, ove necessario, adeguare la descrizione
della voce ed eventualmente anche il prezzo conformemente al requisito CAM da
raggiungere.
INCIDENZA COSTI
Con la
revisione delle analisi alla base dell'Elenco prezzi sono state verificate le
incidenze delle varie categorie di costo e, dove l'analisi è stata riveduta e
validata, queste vengono pubblicate a fianco del prezzo.
Le
categorie di costo pubblicate sono:
-
costo della manodopera in cantiere
-
costo dei noli e dei macchinari in cantiere
-
costo dei materiali franco cantiere
La differenza tra la somma delle varie
incidenze e il 100% è di norma rappresentata dalle spese generali (SG) e
dall'utile di impresa (Ut); in alcuni casi (molto limitati) a queste si devono
aggiungere ulteriori costi (ad esempio il costo delle indennità) che non
vengono pubblicati per problemi di layout.
Si sottolinea che il costo della manodopera è esclusivamente
quello di cantiere, mentre le lavorazioni eseguite a monte (in stabilimento, in
officina, ecc.) sono ricomprese nel costo dei materiali franco cantiere;
all'interno di quest'ultimo sono inoltre compresi i costi di trasporto.
Nel capitolo A.4 “ONERI E INDENNITÀ”, per la loro natura di
“oneri”, non vengono riportate le percentuali di incidenza dei costi sui
singoli prezzi, in quanto è un onere obbligatorio che deve essere
necessariamente sostenuto dall’appaltatore in quanto previsto e/o disciplinato
sia dalla Legge che dalle indicazioni progettuali.
CRITERI DI ELABORAZIONE
L’Elenco prezzi provinciale è organizzato in settori, capitoli e
paragrafi che raccolgono le voci differenziate in tipi che riportano i
requisiti, le caratteristiche tecniche e le modalità di esecuzione dei
manufatti delle opere che si intendono realizzare. I settori e capitoli
analizzati sono:
A.
MANODOPERA, NOLI E TRASPORTI
A.01.
MANODOPERA
A.02.
NOLI E TRASPORTI
A.04.
ONERI E INDENNITÀ
A.05.
SOVRAPPREZZI
B. OPERE
EDILI
B.02.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - DEMOLIZIONI E MOVIMENTO TERRA
B.04.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA STRUTTURALE
B.06.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA COMPLEMENTARE
B.08.
OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA PREFABBRICATA
B.15.
OPERE DA INTONACATORE E STUCCATORE
B.18.
OPERE DA PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE
B.21.
OPERE IN PIETRA NATURALE
B.24.
OPERE DI IMPERMEABILIZZAZIONE ED ISOLAZIONE
TERMOACUSTICA
B.27.
OPERE DA CARPENTIERE IN LEGNO
B.30.
OPERE DA LATTONIERE
B.33.
OPERE DA PITTORE
B.36.
OPERE DA FALEGNAME SERRAMENTISTA
B.39.
OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA
B.42.
OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC
B.45.
OPERE DA SERRAMENTISTA ANTINCENDIO
B.48.
OPERE DA SERRAMENTISTA (ACCESSORISTICA)
B.51.
OPERE DA VETRAIO
B.62.
OPERE DA ELETTRICISTA
B.64.
OPERE SPECIALI DA ELETTRICISTA
B.66.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
B.72.
OPERE DA TERMOIDRAULICO
C. OPERE
BENI CULTURALI
C.02.
OPERE EDILI - DEMOLIZIONI RIMOZIONI E SGOMBERI
C.04.
OPERE EDILI - CONSOLIDAMENTI E RESTAURI
C.15.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE - INTONACI
C.18.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE - PAVIMENTAZIONI
C.24.
OPERE EDILI SPECIALISTICHE - RISANAMENTI
C.27.
OPERE IN CARPENTERIA TRADIZIONALE IN LEGNO
D. OPERE
STRADALI
D.05.
MATERIALI A PIE’ D’OPERA
D.11.
OPERE D’ARTE IN TERRA - ALL’APERTO
D.12.
OPERE D’ARTE IN TERRA - IN GALLERIA
D.21.
OPERE D’ARTE STRUTTURALI - ALL’APERTO
D.22.
OPERE D’ARTE STRUTTURALI - IN GALLERIA
D.31.
OPERE D’ARTE IDRAULICHE - ALL’APERTO
D.32.
OPERE D’ARTE IDRAULICHE - IN GALLERIA
D.41.
OPERE PROVVISIONALI E DI DIFESA – ALL’APERTO
D.42.
OPERE PROVVISIONALI E DI DIFESA – IN GALLERIA
D.51.
OPERE FUNZIONALI ED ACCESSORIE – ALL’APERTO
D.61.
IMPIANTI – ALL’APERTO
E. OPERE
IGIENICO-SANITARIE
E.01.
FOGNATURE
E.03.
ACQUEDOTTI
F. OPERE
IDRAULICHE
F.02.
OPERE E SISTEMAZIONI IDRAULICHE
G. OPERE
SETTORE AGRICOLO
G.01.
IMPIANTI IRRIGUI
H. OPERE
FORESTALI
H.1.
OPERE E INFRASTRUTTURE FORESTALI
J. OPERE
GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE
J.02.
POZZI PER ACQUA AD USO POTABILE, IRRIGUO ED INDUSTRIALE
J.05.
OPERE GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE
L. OPERE
DI VALORIZZAZIONE AMBIENTALE
L.01.
MATERIALI PER ARREDO NEL VERDE
L.04.
MATERIALI PER OPERE A VERDE
L.06.
MATERIALI VARI DI RIPRISTINO AMBIENTALE
L.07.
OPERE A VERDE
L.08
OPERE DI ARREDO VERDE
L.09
OPERE DI PAVIMENTAZIONE
L.10
OPERE IN PIETRA
M. OPERE
DI PREVENZIONE RISCHI
M.05.
OPERE DI PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA
M.10.
OPERE FERMANEVE
N. CASA
IN LEGNO
N.02.
ELEMENTI COSTRUTTIVI VERTICALI - STRUTTURALI
N.03.
ELEMENTI COSTRUTTIVI VERTICALI - non STRUTTURALI
N.04.
ELEMENTI COSTRUTTIVI ORIZZONTALI - STRUTTURALI
N.05.
ELEMENTI COSTRUTTIVI ORIZZONTALI - non STRUTTURALI
N.06.
COLLEGAMENTI
N.07.
ISOLAMENTO
N.08.
IMPIANTISTICA
S. COSTI
DELLA SICUREZZA
S.10.
DELIMITAZIONI AREA CANTIERE
S.15.
INFRASTRUTTURE LINEARI AREA CANTIERE
S.20.
INFRASTRUTTURE PUNTUALI AREA CANTIERE
S.25.
PONTEGGI
S.30.
APPRESTAMENTI PROVVISIONALI
S.35.
MEZZI E SERVIZI PROTEZIONE INDIVIDUALI
S.40.
MEZZI E SERVIZI PROTEZIONE COLLETTIVI
S.50.
IMPIANTI ELETTRICI AREA CANTIERE
S.90
PRESIDI PER EMERGENZA COVID-19
I prezzi sono stati messi a punto per la maggior parte in base ad
analisi prezzi ovvero desunti da una serie di opere recentemente realizzate per
conto dell'Amministrazione Provinciale o dal confronto con gli operatori del
settore e/o con prezziari di varia natura.
I prezzi tengono conto dei costi netti, delle spese generali e
dell'utile dell'Impresa e delle normative vigenti.
L’aliquota per le Spese Generali (SG) è stata fissata nel 15% per
le voci dei settori da “A” a “N” e del 17% per il settore “S”; l’aliquota
relativa all’Utile di impresa (Ut) è stata fissata nel 10% per le voci dei
settori da “A” a “N”.
Per il Settore “S. Costi della Sicurezza”, in considerazione del
fatto che le voci di questo settore non sono soggette a ribasso e si
configurano come “spesa che la pubblica amministrazione riconosce all’impresa,
partecipando significativamente alle azioni necessarie a garantire la sicurezza
dei lavoratori nei cantieri”, si sono riconosciute le sole Spese Generali (SG)
con un’aliquota del 17% (intendendo con questo che l’aliquota utilizzata per
valutare l’Utile di impresa (Ut) è stata fissata nello 0%).
CRITERI DI UTILIZZO DEL LISTINO
RESPONSABILITÀ DEL PROGETTISTA
L’Elenco prezzi provinciale è stato realizzato prendendo in
considerazione situazioni di lavoro da considerarsi di tipo “medio” sia per
quanto riguarda la dimensione dell’intervento sia per quanto riguarda la
collocazione del cantiere.
Nella elaborazione del progetto, il professionista deve effettuare
le scelte delle lavorazioni e delle metodologie di esecuzione dei lavori in
base allo specifico cantiere che si dovrà realizzare.
La responsabilità del progetto, delle scelte per la realizzazione
delle opere e dei prezzi utilizzati resta a totale carico del progettista.
Nel caso
di forniture ed opere di particolare difficoltà e/o in zone disagiate, il
progettista dovrà adeguare i singoli prezzi sulla base di analisi prezzi
riferite alla specifica opera da realizzare. Rientrano in questa casistica, ad esempio,
le opere od i lavori che abbiano le seguenti caratteristiche:
-
particolare difficoltà di
accesso al cantiere;
-
quota del cantiere
superiore a m 1.200 s.l.m.;
-
particolare difficoltà
nell'approvvigionamento del materiale a piè d'opera;
-
tipologia particolare
della struttura e/o della lavorazione;
-
esecuzione dei lavori in
presenza di particolari difficoltà;
-
ridotta dimensione
dell'intervento;
-
approvvigionamenti in
tempi ristretti in conseguenza di particolari eventi eccezionali (calamità
naturali, ecc.).
-
esecuzione delle
lavorazioni in notturno e/o festivo
Il progettista, nell’ambito della relazione tecnica
prevista dallo specifico livello di progettazione, dovrà riepilogare, in
apposito paragrafo e al corretto dettaglio, le motivazioni degli eventuali
scostamenti adottati.
SOVRAPPREZZO AI LAVORI
Per
quanto sopraesposto, il progettista potrà eventualmente applicare motivati
sovrapprezzi per compensare tipologie e criticità che condizionano l’esecuzione
a “regola d’arte” dell’opera in corso di progettazione.
A tal
proposito, nel presente elenco prezzi provinciale, nel capitolo denominato A.05
“Sovrapprezzi”, sono indicati i principali, che potranno essere utilizzati
per la formulazione di computi metrici estimativi, nuove voci, nuovi prezzi
ecc.
L’applicazione del sovrapprezzo dovrà comunque essere fatta
tenendo presente che in alcuni casi la straordinarietà è già prevista dalla
stessa natura dell’opera da realizzare: ad esempio ai prezzi del M.10
"Opere fermaneve" non vanno applicati i
sovrapprezzi per lavorazioni in quota.
COSTI DELLA SICUREZZA
Per la stima dei costi della sicurezza, (da prevedere comunque
anche quando non previsto il PSC - Piano di sicurezza e coordinamento), si
utilizzeranno, per quanto possibile, le voci del settore “S. COSTI DELLA
SICUREZZA” ed andranno evidenziate in un computo metrico estimativo specifico;
nel caso si debbano utilizzare voci presenti nei settori diversi da questo, si
dovrà procedere ad un ricalcolo della stima del prezzo togliendo al prezzo
della singola voce utilizzata il 10% di utile e successivamente il 15% di spese
generali ed aggiungendo, poi, le spese generali computate al 17% (tale
operazione si traduce nell’applicazione del coefficiente unico pari a
0,924901). I costi stimati in questo modo non sono ribassabili e saranno
riconosciuti per le quantità eseguite salvo diverse indicazioni riportate nel
capitolato speciale d’appalto.
L’utilizzo di voci del settore “S - Sicurezza” per la stima dei
costi di lavorazioni non finalizzate specificatamente alla sicurezza richiede
di procedere al ricalcolo della relativa stima togliendo il 17% di spese
generali ed aggiungendo poi il 15% di spese generali ed il 10% di utile d’impresa
per un coefficiente complessivo di 1,081197; queste lavorazioni saranno poste a
ribasso.
SUBAPPALTO
In considerazione dei criteri di elaborazione dell’Elenco prezzi
provinciale, nella formulazione dei prezzi relativi a lavorazioni
specialistiche presumibilmente affidabili in subappalto in relazione alla
tipologia dei lavori oggetto dell'appalto principale, il progettista, a seguito
di adeguata valutazione degli oneri derivanti dal subappalto, dovrà operare,
motivatamente, delle maggiorazioni in misura non superiore al 20%.
A tale proposito si sottolinea che ogni capitolo e/o paragrafo
dell’Elenco prezzi è riferito a forniture, opere e lavorazioni eseguite
direttamente dalla ditta specializzata e comprensive delle spese generali e
dell’utile della stessa e non comprende gli oneri per l’affidamento e la
gestione del subappalto in carico alla ditta principale; nel contempo
l’esecuzione in subappalto può sollevare l’impresa specializzata da alcuni
oneri altrimenti a suo carico (ad esempio allestimento e gestione del
cantiere).
UTILIZZO DELLE VOCI E NUOVE VOCI DI
PREZZO
Le voci comprese nell’Elenco prezzi provinciale definiscono le
caratteristiche, le metodologie, le prestazioni e la qualità dell'intervento da
eseguire. Si raccomanda di dare un'attenta lettura alle voci inserite
nell'elaborato in quanto i materiali e le modalità esecutive sono determinanti
per la definizione del prezzo.
La
modifica o l’integrazione della voce da parte del progettista comporta
l'individuazione di una nuova voce (N.V.) per
la quale si dovranno fornire le opportune motivazioni,
predisporre una adeguata descrizione delle lavorazioni previste e
redigere una nuova dettagliata analisi; le motivazioni ed i riferimenti
utilizzati dovranno essere riportati in uno apposito paragrafo della sopracitata
relazione tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione.
Nel caso di nuove voci non si dovrà fare alcun riferimento al
codice che identifica l’eventuale voce di partenza all'interno dell'Elenco
prezzi provinciale in modo da evitare false interpretazioni.
Gli adempimenti sopra previsti devono essere applicati anche nella
formulazione di nuove voci e/o nuovi prezzi relativi ai costi per la sicurezza.
Per il solo settore “N Casa in legno” si specifica che le nuove
lavorazioni previste e le relative analisi dovranno adottare gli standard ARCA
(ARchitettura Comfort Ambiente) o altri equivalenti.
ASSISTENZE MURARIE
Le assistenze murarie fornite dall'imprenditore edile alle opere
specialistiche potranno essere calcolate "a corpo" secondo le percentuali
riportate nell'allegato prospetto A.
NORME DI MISURAZIONE
Per quanto attiene i metodi di misurazione, ove non precisati
nelle singole voci, si dovrà fare riferimento ai Capitolati Speciali d'Appalto
in uso presso la Provincia autonoma di Trento per ogni settore di intervento.
ONERI DI CONFERIMENTO E ONERI DI SMALTIMENTO
Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori rendano
noto che laddove nei prezzi si trova la dicitura “oneri di discarica” essa va
intesa come “oneri di smaltimento” secondo le normative vigenti.
ONERI DI CONFERIMENTO AD IMPIANTO DI
RECUPERO
In considerazione della pluralità di situazioni riscontrabili nei
diversi cantieri e della loro localizzazione, il Progettista e/o il Direttore
dei Lavori, dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i rifiuti da
demolizione recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia le procedure
che la destinazione di conferimento più idonee al loro recupero.
ONERI DI CONFERIMENTO IN IMPIANTO DI
SMALTIMENTO
In considerazione della pluralità di situazioni riscontrabili nei
diversi cantieri e della localizzazione, il Progettista e/o il Direttore dei
Lavori dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i rifiuti da
demolizione non recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia le
procedure che la destinazione di conferimento più idonee al loro smaltimento.
GESTIONE DEI RIFIUTI PROVENIENTI DALLE
ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE
Ai sensi dell’art. 36 comma 3 del D.M. 145/2000, gli oneri
indicati nel capitolo A.04 “ONERI E INDENNITÀ” tengono conto della deduzione
del valore medio convenzionale di cessione del materiale all’impresa.
ATTIVITÀ
DI DEMOLIZIONE
L’obiettivo
principale nella gestione dei rifiuti prodotti è il raggiungimento del loro più
elevato grado di separazione e differenziazione per consentire il massimo
recupero come materia prima seconda e ridurne i quantitativi da smaltire in
discarica.
Fermo
restando quanto stabilito dall’art. 36 del D.M. 145/2000, al fine di aumentare
la possibilità di recupero dei materiali è necessario che in fase progettuale
si valuti e si espliciti con la maggior precisione possibile con specifico
“Progetto della decostruzione”, la possibilità di effettuare una demolizione
selettiva per separare materiali riutilizzabili tal quali in situ e le varie
tipologie di rifiuti che si andranno a produrre; questo poi dovrà essere
responsabilmente confermato della direzione dei lavori in fase esecutiva.
Normalmente,
nelle attività di demolizione i rifiuti prodotti possono essere raggruppati
nelle due seguenti tipologie:
-
rifiuti recuperabili destinati ad impianto di recupero;
-
rifiuti non recuperabili destinati ad impianti di smaltimento.
ATTIVITÀ
DI SCAVO
Le terre
e rocce provenienti dagli scavi possono essere classificate:
-
sottoprodotto;
-
rifiuto.
Il sottoprodotto,
nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale, è da intendersi
come un materiale che possiede i requisiti tecnici e prestazionali che ne
consentono il riutilizzo tal quale per la costruzione di un altro
manufatto/opera edile ed il riutilizzo per la produzione di aggregati lavorati
in sostituzione all’inerte naturale proveniente da cava.
In tutti
gli altri casi il materiale è da classificarsi come rifiuto (CER 17 05 04) e
destinato alle tipologie di trattamento e recupero previste dalle norme.
Il rifiuto costituito da terre e rocce da scavo deve
essere opportunamente caratterizzato chimicamente prima di essere allontanato
dal cantiere per poter definirne la destinazione e la tipologia di impianto
adeguato a ritirare il rifiuto stesso.
FASE
PROGETTUALE (attività di demolizioni e/o scavo)
Il
Progetto dell’opera dovrà prevedere la caratterizzazione/classificazione dei
rifiuti prodotti suddivisi per tipologia, la destinazione finale dei rifiuti
(recupero, smaltimento o cessione all’impresa), i relativi oneri di smaltimento
e gli eventuali costi del trasporto ad una distanza eccedente i 10 km dal cantiere e quanto
altro necessario.
Nella
fase di indagine conoscitiva (stakeholders), il
Progettista dovrà indagare anche sulla natura dei materiali costituenti le
strutture edili o i corpi stradali e sulla natura dei terreni da scavare e
movimentare.
Inoltre,
il Progettista deve valutare attentamente le strutture da demolire in base alle
tecnologie costruttive, alla natura dei materiali ed all’eventuale presenza di
rifiuti pericolosi al fine di procedere con una corretta gestione dei rifiuti
prodotti.
Per
quanto possibile e sulla base delle tecnologie disponibili, è auspicabile che
siano riutilizzati nell’opera i rifiuti prodotti nell’attività di demolizione
ed i materiali provenienti dagli scavi, fatto salvo che le lavorazioni siano
autorizzate e producano una materia prima secondaria avente i requisiti
tecnico/ambientali conformi a quanto richiesto dalle norme vigenti.
Il Progettista deve valutare ed indicare le quantità e tipologie
di materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in situ derivanti da
demolizione selettiva, che dovranno poi essere verificati in fase esecutiva dal
Direttore dei Lavori.
FASE
ESECUTIVA (attività di demolizioni e/o scavo)
Il
Direttore dei Lavori accerta la natura e le caratteristiche tecniche dei
materiali derivanti dalle attività di demolizione e di scavo.
Il
Direttore dei Lavori accerta la natura, le caratteristiche tecniche e le
quantità dei materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in situ derivanti
da demolizione selettiva previsti in progetto.
Le
quantità dei rifiuti provenienti da destinare a discarica e/o impianto di
trattamento e recupero, dovranno essere debitamente documentate
dall’Appaltatore/Produttore del rifiuto allegando alla contabilità i documenti
che attestano il regolare conferimento presso impianto autorizzato.
Il
Direttore dei Lavori deve presidiare alle attività di demolizione e/o scavo
affinché la demolizione ed il movimento dei materiali avvenga in modo tale da
consentire il massimo della selezione dei rifiuti e quindi la conseguente
riduzione dei costi di gestione del rifiuto stesso.
Il
Direttore dei Lavori deve verificare la corretta attribuzione del codice CER
assegnato alle varie tipologie di rifiuti prodotti ed accertare il contenuto di
impurità nel rifiuto destinato al recupero.
IDONEITÀ ALL’UTILIZZO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE
Dal primo luglio 2013 è in vigore il Regolamento Prodotti da
Costruzioni n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio che abroga la
Direttiva 89/106/CEE del Consiglio, applicabile ai nuovi prodotti da
costruzione immessi sul mercato e impiegati nelle opere, comprese quelle
pubbliche.
Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori
considerino e rendano noto che per i prodotti da costruzione che ricadono
nell’ambito di applicazione del nuovo regolamento prevalgono le indicazioni del
regolamento stesso rispetto a quelle indicate dall’elenco prezzi.
TUTELA AMBIENTALE
Gli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (GPP) sono
obbligatori in base all’art. 34 del Dlgs 50/2016
“Codice degli appalti”, che prevedono l’adozione dei “Criteri Ambientali
Minimi” o “CAM” contenuti nei documenti approvati, o che verranno approvati in
seguito, con Decreto Ministeriale, per ogni categoria di prodotto o servizio.
In particolare l’obbligo per le stazioni appaltanti è quello di
inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole
contrattuali contenute nei documenti di CAM.
In ogni caso, al fine di preservare il più possibile le fonti non
rinnovabili presenti sul territorio, si dovrà rispettare il DM 8 maggio 2003, n.
203 e s.m.i. “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente
capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una
quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato” così come recepito dalla D.P.G.P. del 20 gennaio 2012 n. 41 che prevede l'utilizzo di
materiale ottenuto mediante il trattamento dei rifiuti provenienti dalle
attività di costruzione e demolizione e dalle attività industriali per una
misura non inferiore al 50% del fabbisogno complessivo di materiali.
I materiali riciclati dovranno essere prodotti in impianti
regolarmente autorizzati secondo la normativa vigente in materia di gestione
dei rifiuti e dovranno rispondere ai requisiti tecnici e prestazionali previsti
dalle specifiche Norme Tecniche di settore.
In considerazione della necessità di contenere il consumo
energetico sia in fase di costruzione sia in fase di gestione degli edifici, si
raccomanda di procedere alla progettazione e realizzazione di edifici
“sostenibili”, ossia a basso impatto ambientale (basso consumo di energia,
minori costi di produzione, gestione, mantenimento e recupero finale).
Le maggiori spese sostenute per l’investimento in attrezzature a
basso consumo energetico ed alta efficienza, per l’efficienza delle
lavorazioni, per le soluzioni tecniche adottate e per la certificazione
richiesta (qualora migliorativa rispetto ai minimi di legge), potranno essere
oggetto di specifiche analisi di costo in sede di valutazione dell'offerta
economicamente più vantaggiosa.
VALUTAZIONE DEL PROGETTO
L’azione di controllo, applicata con il doveroso rigore, dovrà valutare
le scelte effettuate dal progettista tenendo come riferimento l’Elenco
prezzi provinciale, ma adattandolo alla specifica situazione del cantiere
che si andrà a realizzare. Gli scostamenti dall’Elenco prezzi e le
precisazioni che il progettista avrà fornito nell’ambito della relazione
tecnica prevista dal progetto esecutivo, dovranno essere valutati con
professionalità ed oggettività.
SUPPORTO INFORMATICO
L'ELENCO PREZZI
PROVINCIALE 2021 è disponibile in INTERNET all’indirizzo http://www.elencoprezzi2021.provincia.tn.it/
COEFFICIENTE MEDIO DI RIVALUTAZIONE
ANNO
|
2007
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
2012
|
2018
|
2021
|
2006
|
5,11
|
6,43
|
7,59
|
8,93
|
10,38
|
12,13
|
8,20
|
10,66
|
2007
|
|
1,26
|
2,36
|
3,63
|
5,01
|
6,68
|
2,94
|
5,28
|
2008
|
|
|
1,09
|
2,34
|
3,70
|
5,35
|
1,65
|
3,97
|
2009
|
|
|
|
1,24
|
2,59
|
4,22
|
0,56
|
2,85
|
2010
|
|
|
|
|
1,33
|
2,94
|
-0,67
|
1,59
|
2011
|
|
|
|
|
|
1,59
|
-1,98
|
0,26
|
2012
|
|
|
|
|
|
|
-3,51
4.49*
|
-1,31
6,41*
|
2018
|
|
|
|
|
|
|
|
2,28
10,28*
|
* coefficiente da applicare ai
progetti assoggettati al ribasso dell'8% ai sensi della L.P. 30 dicembre 2014,
n. 14, Art. 43 “Contenimento del costo dei lavori pubblici” e s.m.i.
PROSPETTO A
PERCENTUALE
INDICATIVA DELLE ASSISTENZE MURARIE NELLE OPERE EDILI
|
% ASSISTENZE(a)
|
|
1
|
2
|
3
|
4
|
IMPIANTI
ELETTRICI(b)
|
16-18
|
13-15
|
26-30
|
8-10
|
IMPIANTI
MECCANICI(c)
|
12-15
|
8-10
|
15-20
|
4-6
|
SERRAMENTISTICA(d)
|
4-8
|
1 fabbricati
residenziali di nuova costruzione;
2 fabbricati
pubblici, non residenziali, di nuova costruzione;
3 fabbricati
residenziali e pubblici ristrutturati;
4 fabbricati
industriali ed assimilabili.
(a)
l'utilizzo dello specifico valore percentuale dovrà
derivare dalle scelte progettuali adottate (es:
canali tecnologici piuttosto che tracce nei muri)
(b)
esclusi i corpi illuminanti, gruppi elettrogeni,
quadri rifasamento, blindo sbarre, cabine di
trasformazione, schermi elettronici, amplificatori, attrezzature teatrali,
centrali elettroniche al servizio di impianti telefonici, antincendio,
antifurto, ecc.;
(c)
esclusi generatori di calore, elettropompe, unità
trattamento aria, coibentazioni, torri evaporative, sistemi di regolazione,
valvolame, ecc.;
(d)
da applicare sulla base delle lavorazioni previste e
se nelle relative analisi non sono già previste lavorazioni a carico della
ditta edile.
SISTEMA
INTERNAZIONALE
RIEPILOGO GRANDEZZE
FONDAMENTALI, DERIVATE E RELATIVE UNITÀ
Unità base
NOME
|
DESCRIZIONE
DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
metro
|
lunghezza
|
m
|
chilogrammo
|
massa
|
kg
|
secondo
|
tempo
|
s
|
ampere
|
corrente
elettrica
|
A
|
kelvin
|
temperatura
termodinamica
|
K
|
mole
|
quantità
di materia
|
mol
|
candela
|
intensità
luminosa
|
cd
|
Unità derivate
NOME
|
DESCRIZIONE
DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
radiante
|
Misura di
angoli piani
|
rad
|
hertz
|
Frequenza
|
Hz
|
newton
|
Forza
|
N
|
pascal
|
Pressione
|
Pa
|
joule
|
Forza
|
J
|
watt
|
Potenza
|
W
|
coulomb
|
Carica
elettrica
|
C
|
volt
|
Differenza
di potenziale elettrico
|
V
|
farad
|
Capacità
elettrica
|
F
|
ohm
|
Resistenza
elettrica
|
Ω
|
siemens
|
Conduttanza
elettrica
|
S
|
weber
|
Flusso
magnetico
|
Wb
|
tesla
|
Densità di
flusso magnetica
|
T
|
henry
|
Induttanza
|
H
|
grado
Celsius
|
Temperatura
Celsius
|
°C
|
lumen
|
Flusso
luminoso
|
ln
|
lux
|
Luminanza
|
lx
|
Principali prefissi del SI
Nome
|
Prefisso
|
Simbolo
|
tera
|
1012
|
T
|
giga
|
109
|
G
|
mega
|
106
|
M
|
kilo
|
103
|
k
|
hecto
|
102
|
h
|
deca
|
10
|
da
|
deci
|
10-1
|
d
|
centi
|
10-2
|
c
|
milli
|
10-3
|
m
|
micro
|
10-6
|
m
|
nano
|
10-9
|
n
|
pico
|
10-12
|
p
|
Nome
|
Simbolo
|
minuto
|
min
|
ora
|
h
|
giorno
|
d
|
grado
sessagesimale
|
°
|
minuto di
angolo
|
‘
|
secondo di
angolo
|
‘’
|
litro
|
l, L
|
tonnellata
|
t
|
Bar
|
bar
|
RIEPILOGO ALTRE
GRANDEZZE E RELATIVE UNITÀ
NOME E
DESCRIZIONE DELLE GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
Metro
quadrato
|
m2
|
Metro cubo
|
m3
|
Cento
pezzi
|
100 pz.
|
Cadauno
|
cad.
|
Diametro
nominale
|
DN
|
Pressione
nominale
|
PN
|
Pollice (inch)
|
"
|
Identificativo
grado di protezione
|
Ipxx
|
Resistenza
alla diffusione del vapore
|
m
|
Livello di
potenza sonora
|
DB
|
PREMESSE
AL SETTORE OPERE EDILI
Sono
qui riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista, per la stesura di
progetti esecutivi.
B.36.
OPERE DA FALEGNAME E SERRAMENTISTA
B.36.05.
FINESTRE E PORTE FINESTRE
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
Nell’Elenco
Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento,
preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un
proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel
paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni
delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese
in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono
quelle della luce architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).

|
Esempio:
Finestra a due ante
con sopraluce fisso delle dimensioni di 1.00x1.70 (1.20+0.50)
-
telaio fisso 5.40
m (perimetro
reale)
-
traverso fisso 1.00
m (lunghezza
reale)
-
finestra a due ante 5.00
m (minimo di
misurazione)
(perimetro
reale 4.40 m)
|
Il metodo di calcolo è lo stesso
delle altre tipologie di serramento (v.alluminio - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso
(perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per
le finestre e le portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro
esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.
B.39.
OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA
B.39.41.
FINESTRE E PORTE FINESTRE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”,
dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI
ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno
validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza)
comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di
riferimento sono quelle della luce architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).

|
Esempio 1:
Finestra
ad un battente ad anta e ribalta in alluminio verniciato a TT 1.0 –
dimensioni 1.00x1.20
B.39.41.0021
– SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 1.0
|
-
015 controtelaio 4.40 x 26.93
(perimetro reale)
-
020 telaio fisso 4.40 x 67.22
(perimetro reale)
-
040 finestra a un’anta (anta
ribalta) 4.40 x 90.69
(perimetro reale)
|
118.49
295.77
399.04
|
TOTALE
|
813.30
|
Il metodo di calcolo è lo stesso
delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso
(perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per
le finestre e le portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro
esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione
hanno lo stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una
riduzione del 2% sul prezzo finale.

Esempio
2:
Porta
finestra ad un battente ad anta semplice (dim 0.90x2.20), elemento fisso
(0.90x1.20) e finestra a due battenti ad anta ed anta ribalta (1.80x1.20) in
alluminio verniciato TT 2.1
NB. Per serramenti non riconducibili
ad un unico rettangolo (bandiera) nel computo del telaio fisso si dovrà
considerare il serramento diviso in due parti distinte.
B.39.41.0016
– SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
- 015 controtelaio
- 020 telaio fisso portafinestra
bandiera
- 025 traverso/montante
(tra fisso e finestra)
- 055 portefinestre un’anta semplice
- 025 traverso/montante
(nell’anta della
portafinestra)
- 050 finestre a due ante
(anta + anta ribalta)
|
-
perimetro
esterno
-
perimetro
-
perimetro
-
lunghezza
-
perimetro
esterno
-
min.
misurazione
-
perimetro
esterno
|
11.60 x 26.93
6.20 x 61.18
7.80 x 61.18
1.20 x 63.56
6.20 x 68.20
1.00 x 63.56
6.00 x 120.73
|
312.39
379.32
477.20
76.27
422.84
63.56
724.38
|
TOTALE
|
2455.96
|
B.39.46.
PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di porte e vetrate, si intendono compresi e compensati gli
oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani,
le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”,
dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI
ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno
validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza)
comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di
riferimento sono quelle della luce architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Il metodo di calcolo è lo stesso
delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso
(perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per
le porte a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni
tipologia è previsto un minimo di misurazione.

|
Esempio
Porta ad un
battente ad un’anta delle dimensioni di 0.90x2.20, tamponata con doghe, con
fisso laterale vetrato delle dimensioni di 0.30x2.20 in alluminio verniciato
a TT 2.1
B.39.46.0021 – PORTE
E VETRATE IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
- 015 controtelaio
(perimetro esterno su tre
lati)
-
020 telaio fisso (perimetro)
-
025 traverso/montante (lunghezza)
-
050 porte ad un’anta (perimetro)
-
040 sovrappr.
zoccolo (lunghezza)
-
215 doghe estruse a TT (superficie)
|
5.60 x 26.93
5.90 x 61.55
2.20 x 63.56
6.20 x 170.53
1.20 x 44.25
1.98 x 193.08
|
150.81
363.14
139.83
1057.29
53.10
382.30
|
TOTALE
|
|
2146.47
|
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione
hanno lo stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una
riduzione del 2% sul prezzo finale.
B.39.65. FACCIATE CONTINUE IN
ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a facciate
continue in alluminio a montanti e traversi, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
Nel
prezzo si intendono inoltre compresi e compensati gli oneri per la posa in
opera, i collegamenti tra la facciata ed il contesto edile, staffe di fissaggio
inferiori, superiori e fronte solaio, e quanto altro necessario per dare il
lavoro finito a regola d'arte.
Il
sistema dovrà essere idoneo per la realizzazione di facciate continue verticali
e inclinate (verso l’interno e l’esterno), coperture inclinate, tunnel,
costruzioni poligonali, bow window, piramidi e
verande.
Il
progettista, nel determinare le dimensioni dei componenti, oltre alle
caratteristiche ambientali, (altezza dal suolo, esposizione alla pioggia,
velocità dei venti nella zona) e alle dimensioni e momento d'inerzia dei
profilati, dovrà considerare e valutare anche i dati tecnici degli accessori e
le caratteristiche applicative, nel rispetto delle “Raccomandazioni UNCSAAL”
elaborate sulla base delle normative UNI, UNI-EN e UNI-CNR esistenti in merito.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di facciata,
preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà
avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti
nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a
variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza)
comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento
dovranno essere quelle della luce architettonica.
Il
metodo di calcolo si basa sullo sviluppo lineare e sul numero di elementi
verticali (montanti) ed orizzontali (traversi) previsti in progetto.
Montanti
e traversi dovranno essere scelti in base alle necessità statiche individuate
dal progettista tramite apposito calcolo statico.
Le
parti apribili dovranno essere quotate come serramenti in alluminio (vedi
B.39.41/46) escludendo dal calcolo il solo controtelaio perimetrale, senza
sovrapprezzi per le facciate con pressori, con un sovrapprezzo del 25% per le
facciate con silicone strutturale; nei prezzi sono già considerati i maggiori
oneri per il montaggio dei vetri.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intera facciata, nella
compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere vetro e pannellature cieche in un unico prezzo della
facciata continua, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un
prezzo cadauno per ogni tipo (facciate uguali con vetri diversi sono da
considerare di diversa tipologia).
Esempio 1
Facciata
continua in alluminio a montanti e traversi con pressore
delle dimensioni di 3.60x6.00, suddivisa in 18 parti uguali 1.20x1.00, due
delle quali apribili ad anta-ribalta, come da schema.
|

|
B.39.65.0010
FACCIATE
CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI CON PRESSORE
|
035
- montante con profondità di 105mm
|
4 x 6.00
|
24.00 x 177.68
|
4'264,32
|
135
- traverso con profondità di 110mm
|
7 x 3 x 1.20
|
25.20 x 149.97
|
3'779.24
|
220
- chiusura intermedia a solaio
|
|
3.00 x 54.33
|
162.99
|
B.39.41.0016
– SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
020
- telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80 x 61.18
|
538.38
|
040
- finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80 x 82.51
|
726.09
|
TOTALE
|
|
|
9'471.02
|
|
|
|
|
|
|
|
Esempio 2
Facciata
continua in alluminio a montanti e traversi con sigillante strutturale delle
dimensioni di 4.80x3.00, suddivisa in 12 parti uguali 1.20x1.00, due delle
quali apribili ad anta ribalta, come da schema.
|

|
B.39.65.0020
FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI CON
SIGILLATURA STRUTTURALE
|
030
- montante con profondità di 85mm
|
5 x 3.00
|
15.00 x 192.81
|
2'892.15
|
130
- traverso con profondità di 90mm
|
4 x 4 x 1.20
|
19.20 x 157.12
|
3'016.70
|
B.39.41.0016 – SERRAMENTI
IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
020
- telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80 x 61.18
|
538.38
|
040
- finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80 x 82.51
|
726.09
|
B.39.65.0020 - FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI …
|
|
325 - aumento per parti apribili con sigillante
strutturale 25% su (538.47 +
726.09)
|
316.12
|
TOTALE
|
7'489.44
|
|
|
|
|
|
|
B.42.
OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC
B.42.05.
SERRAMENTI IN PVC
B.42.10.
PORTE E VETRATE IN PVC
Nei
prezzi dei lavori compiuti elencati nei paragrafi, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre, portefinestre, porte e vetrate, si intendono
compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico,
i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In Elenco Prezzi Unitari e nel
Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di serramento, preventivamente
individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà avere un proprio
prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nei
paragrafi; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni
delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese
in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento
dovranno essere quelle della luce architettonica.
Il
metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v. legno -
alluminio) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno)
e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante
si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un
minimo di misurazione.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
B.51.
OPERE DA VETRAIO
B.51.05.
VETRI SEMPLICI
B.51.10.
VETROCAMERA
Nei
prezzi dei lavori compiuti relativi a vetri semplici e al vetrocamera, elencati
nei rispettivi paragrafi, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi
ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese
generali e l'utile d'impresa.
Nelle
voci del capitolo sono state inserite due tipologie di posa:
-
posa
in opera del vetro nel serramento eseguita in cantiere;
-
posa
in opera del vetro nel serramento eseguita in azienda (normalmente non
utilizzata per serramenti in AL).
Il
progettista sceglierà la tipologia di posa opportuna in base alle dimensioni
delle lastre, alle difficoltà di movimentazione, alle caratteristiche
dell'opera, alle normative vigenti, ecc.
Dove
non segnalata la differente posa i prezzi hanno la medesima incidenza nelle due
tipologie.
Per
quanto riguarda il vetrocamera, essendo innumerevoli le possibilità di
accoppiamento dei vetri e le prestazioni da richiedere in base alle
caratteristiche progettuali, si è inserita una voce base e tutta una serie di
sovrapprezzi da applicare per ottenere il tipo voluto.
I vetri formanti la vetrata isolante
dovranno avere spessore calcolato secondo la norme e comunque adeguato alle
dimensioni ed all'uso degli infissi su cui andranno montati, assicurare la
conformità ai criteri di sicurezza, garantire le prestazioni richieste relativamente
ad isolamento termico, abbattimento acustico e trasmissione luminosa.
Sarà
quindi cura del progettista comporre le relative voci sulla base dei suddetti
sovrapprezzi conformemente ai requisiti prescritti.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipologia (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di
diversa tipologia).
B.72.
OPERE DA TERMOIDRAULICO
B.72.22.
ELETTROPOMPE
Legenda
per l’interpretazione delle caratteristiche delle elettropompe riportate nel
relativo paragrafo.

Un’elettropompa
a 3 velocità avente le curve caratteristiche sopra riportate, con riferimento
alla curva corrispondente alla massima velocità, verrà descritta nel seguente
modo:
“portata
20-56 m3/h – prevalenza 5.50/2.80 m.c.a.”

Una
elettropompa a portata variabile (elettronica) avente il diagramma
caratteristico di funzionamento sopra riportato, verrà descritta nel seguente
modo:
“portata
0/4.3 m3/h – prevalenza 4.80-1.80 m.c.a.”
PREMESSE
AL SETTORE OPERE STRADALI
D.51.
OPERE FUNZIONALI ED ACCESSORIE – ALL’APERTO
Nel presente paragrafo
sono riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista e del Coordinatore
per la sicurezza per la formulazione di progetti esecutivi relativi ad
interventi di costruzione e manutenzione di sovrastrutture stradali. Le
informazioni contenute non sono esaustive e devono essere considerate come
semplici indicazioni per una corretta impostazione delle scelte tecniche
progettuali ed applicazione dei corrispettivi economici.
CANTIERE MEDIO STRADALE
E’ un cantiere stradale
di competenza provinciale (Strade Provinciali [S.P.], Strade Statali [S.S.] o
piste ciclopedonali) posto in fondovalle, cioè sotto i 1.200 m.s.l.m. , ben accessibile dalle viabilità locali o
provinciali, vicino alle cave per la fornitura di aggregati lapidei naturali
e/o riciclati (distanza massima degli impianti entro i 35 km), in prossimità di
impianti di produzione di conglomerati bituminosi e prefabbricati in c.l.s.
certificati (distanza massima entro i 35 km) e con discariche e/o impianti di
trattamento e recupero entro i 10
km.
PROGETTAZIONE
Sulla base degli
obiettivi della Stazione appaltante, il Progettista dovrà procedere con
l’individuazione delle esigenze di base da soddisfare mediante un’adeguata
scelta dei materiali e delle tecnologie costruttive. Il progetto esecutivo
elaborato dovrà assicurare la conformità alle norme di riferimento in materia
tecnica, ambientale, di idoneità all’impiego dei prodotti ed a tutte le
prescrizioni applicabili.
Salvo ulteriori richieste espresse dalle Stazioni
appaltanti, il Progettista dovrà considerare le seguenti esigenze progettuali:
-
prestazioni strutturali della sovrastruttura (portanza e durata);
-
prestazioni funzionali del piano viabile (pendenze trasversali e
longitudinali, regolarità, superficiale, aderenza nelle diverse condizioni
meteorologiche);
-
prestazioni ambientali nel processo di realizzazione delle opere e
loro mantenimento nel tempo (risparmio risorse non rinnovabili).
Definiti i criteri ed i livelli delle
prestazioni da raggiungere, il Progettista dovrà procedere con attenzione
all’esecuzione delle seguenti attività:
-
analisi delle condizioni generali e individuazione puntuale delle
opere da eseguire;
-
individuazione dei tratti di strada interessati dagli interventi
di costruzione e manutenzione della sovrastruttura (progressive chilometriche
con direzione di marcia, Comuni ecc…)
-
indagine sulle strutture esistenti (con particolare attenzione in
caso di interventi di manutenzione);
-
scelta dei materiali e delle tecnologie costruttive;
-
determinazione degli spessori (a catalogo o mediante calcoli
strutturali);
-
individuazione delle specifiche di riferimento e dei prezzi
correlati inclusi nel presente Elenco dei prezzi;
-
individuazione di eventuali sovrapprezzi da applicare per le
particolari condizioni realizzative previste;
-
elaborazione di nuove specifiche di riferimento e relativi prezzi,
qualora non previsti nel presente Elenco prezzi.
La Provincia Autonoma di Trento ha
predisposto una serie di Norme tecniche di riferimento per la costruzione e manutenzione
delle sovrastrutture stradali da allegare ai Capitolati speciali d’appalto,
opportunamente predisposti per le singole opere da realizzare. Le Norme
tecniche a cui il Progettista dovrà fare riferimento, nell’edizione in vigore
al momento della progettazione, sono:
-
Norme tecniche pavimentazioni in conglomerato bituminoso;
-
Norme tecniche e ambientali per la produzione dei materiali
riciclati e posa nelle costruzioni edili e stradali;
-
Norme tecniche per la formazione del corpo stradale.
STIMA DEI COSTI PER LA
SICUREZZA
Sulla base degli
obiettivi della Stazione appaltante e delle scelte progettuali del Progettista,
il Coordinatore per la Sicurezza dovrà procedere con l’individuazione degli
adempimenti necessari per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti
della strada in conformità alle normative vigenti. Il Coordinatore per la
Sicurezza dovrà pertanto procedere con un’approfondita valutazione delle
caratteristiche dell’opera e del contesto in cui la stessa è inserita, oltre
all’esame delle modalità esecutive.
Il base alle valutazioni
effettuate, il Coordinatore per la Sicurezza dovrà redigere tutti i documenti
in conformità al D.Lgs. 81/2008 fra i quali è previsto la redazione degli
elaborati economici di stima dei costi per la sicurezza (ad es. computo metrico
estimativo dei costi per la sicurezza).
Per la elaborazione dei
documenti previsti dalla normativa vigente di settore, il Coordinatore potrà
utilizzare il capitolo “S – sicurezza” che riporta i principali costi di
sicurezza sia per cantieri temporanei (ad esempio D.M
10/07/2002)
che per cantieri fissi.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER LE PAVIMENTAZIONI
Sulla base delle esigenze progettuali da
soddisfare ed in attuazione delle attività previste al paragrafo precedente, il
Progettista dovrà procedere con la corretta individuazione delle specifiche
tecniche e del prezzo corrispondente.
I principali parametri di riferimento per la
corretta attribuzione del prezzo sono:
-
Classificazione dei lavori;
-
Tipologia della viabilità;
-
Caratteristiche dimensionali dell’intervento;
-
Condizioni operative e vincoli realizzativi.
Di seguito si riportano gli elementi
essenziali per la corretta valutazione economica delle lavorazioni.
CLASSIFICAZIONE DEI
LAVORI
Come anticipato nelle Premesse generali
(paragrafo “subappalto”), valutata la tipologia delle lavorazioni in base al
rapporto tra le opere specialistiche e l’appalto principale, il Progettista
potrà applicare ai singoli prezzi una maggiorazione non superiore al 20%. Il
caso ricorre, ad esempio, qualora i lavori relativi alla pavimentazione
stradale siano previsti in un appalto, ma non prevalenti ed è possibile che
l’appaltatore possa fare ricorso al subappalto nei termini previsti dalle norme
vigenti. A lavori di pavimentazione di questo tipo potrà essere applicata la
maggiorazione indicata.
TIPOLOGIA DELLA VIABILITÀ
La quotazione delle specifiche tecniche
contenute nell’Elenco prezzi è riferita alle lavorazioni effettuate sulla rete
stradale primaria e sulla rete principale, di transito, scorrimento e distribuzione.
Qualora l’intervento interessi la rete
stradale secondaria in ambito urbano e locale, di accesso, e/o la
pavimentazione di piazzali, il Progettista dovrà procedere con la valutazione
delle specifiche condizioni operative, con la conseguente formulazione di nuove
voci (N.V.). I fattori che incidono sulla valutazione
economica di base nella determinazione delle nuove voci sono riconducibili ad
un rallentamento delle lavorazioni come, ad esempio, la presenza di accessi a
raso, i raccordi laterali con finitura a mano, la continua variazione della
sezione trasversale, la limitazione di impiego dei mezzi d’opera (autocarri e
macchine operatrici).
CARATTERISTICHE
DIMENSIONALI DELL’INTERVENTO
Oltre a quanto valutato dal progettista
secondo le indicazioni del paragrafo precedente, nel caso in cui il progetto
preveda la realizzazione delle opere di pavimentazione in aree ridotte o per
lavori frazionati è previsto il riconoscimento di un compenso per
l’approntamento del cantiere in base alla sua estensione. Nel capitolo dedicato
alle pavimentazioni in conglomerato bituminoso (D.51.30) sono riportati e
quantificati i compensi da applicare in base alle superfici oggetto delle
lavorazioni e a particolari condizioni di esecuzione.
Il compenso deve sempre essere applicato per
superfici inferiori a 2.500 m2 secondo quanto definito dalla voce “D.51.30.1 –
Piccoli lavori di bitumatura – approntamento cantiere” (con superficie fino
a m² 500; con superficie oltre m² 500 fino a m² 1000; con
superficie oltre m² 1000 fino a m²
1500; con superficie oltre m² 1500 fino a m² 2500) e devono essere considerate le condizioni
secondo quanto previsto nella voce “D.51.30.9010 Sovrapprezzo ai lavori di
bitumatura per condizioni particolari”.
-
lavoro notturno
4,00 %
-
lavoro festivo
7,00 %
-
lavoro notturno festivo
9,00 %
-
lavoro in galleria
10,00 %
CONDIZIONI OPERATIVE E
VINCOLI REALIZZATIVI
I lavori di pavimentazione in conglomerato
bituminoso sono condizionati da fattori tecnici e dalle modalità di esecuzione
delle opere.
In merito agli aspetti tecnici la
realizzazione delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso è particolarmente
condizionata sia dalle condizioni morfologiche che dalla morfologia del
cantiere. La riduzione degli spazi di transito e di manovra (luci di passaggio
ridotte e riduzioni di portata), da un lato, e la pendenza del piano viabile,
dall’altro, limitano l’utilizzo dei mezzi meccanici adeguati e costituiscono i
fattori che provocano il rallentamento dei lavori ed il maggiore ricorso alle
lavorazioni manuali con il conseguente incremento dei costi.
I lavori di pavimentazione stradale, specie
negli interventi di manutenzione, producono un impatto considerevole sul
regolare flusso della mobilità. I cantieri, di qualsivoglia natura, comportano
la deviazione del traffico in conformità alle prescrizioni normative vigenti
(Codice della strada e disciplinare dei segnalamenti temporanei). Al fine di
contenere il disagio provocato specialmente nei periodi di maggiore intensità
di traffico e assicurare l’incolumità a lavoratori ed agli utenti, può essere
opportuno procedere con l’esecuzione dei lavori in limitate aree di
manovrabilità, in notturno e/o in giornate festive. Tale modalità comporta un
maggiore onere direttamente correlato al costo della manodopera ed ai maggiori
oneri di approvvigionamento dei materiali.
Nel capitolo dell’Elenco dedicato ai lavori
di pavimentazione sono riportati alcuni fattori di maggiore costo che devono
essere riconosciuti all’appaltatore in forma di sovrapprezzo alle singole
lavorazioni effettuate nelle condizioni descritte. Il Progettista e il
Direttore dei Lavori, ognuno nell’esercizio delle competenze attribuite,
dovranno valutare l’eventuale presenza di ulteriori elementi che comportino un
aggravio dei costi di lavorazione.
SOVRASTRUTTURE
STRADALI
Nello
schema di seguito riportato sono indicati, a titolo di esempio, gli elementi
costruttivi di un corpo stradale così come denominati dalla normativa di
settore.
Di
seguito di riporta un estratto dalle definizioni contenute nelle “Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” (D.M. 05/11/2001)

DISPOSITIVO
DI RITENUTA: Elemento tendente ad evitare la
fuoriuscita dei veicoli dalla piattaforma o comunque a ridurne le conseguenze
dannose. E' contenuto all'interno dello spartitraffico o del margine esterno
alla piattaforma.
FASCIA
DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la
carreggiata più esterna e il confine stradale. E' parte della proprietà
stradale e può essere utilizzata solo per la realizzazione di altre parti della
strada.
FASCIA
DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine
stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte del
proprietario del terreno, di scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni,
depositi e simili.
FASCIA
DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla
carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e
comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.
MARCIAPIEDE:
parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata
e protetta, destinata ai pedoni.
MARGINE
INTERNO: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse in senso
opposto.
MARGINE
LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse nello stesso
senso.
MARGINE
ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma, nella quale
trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi e
gli elementi di sicurezza o di arredo (dispositivi di ritenuta, parapetti
sostegni, ecc.).
PIATTAFORMA:
parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:
a)
una
o più carreggiate complanari, di cui la corsia costituisce il modulo
fondamentale;
b)
le
banchine in destra e in sinistra;
c)
i
margini (eventuali) interno e laterale (comprensivi delle banchine);
Non
rientra nella piattaforma il margine esterno.

Come
descritto, la sovrastruttura è collocata nella parte superiore del solido
stradale e comprende la fondazione e la pavimentazione. Le sovrastrutture,
normalmente, si considerano di tre tipi, con la seguente denominazione
tradizionale:
-
flessibili (fondazione non legata o legata con
legante bituminoso sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso
CB);
-
semirigide (fondazione legata con legante
idraulico sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso CB);
-
rigide (fondazione non legata o legata con
legante idraulico sovrapposta dalla pavimentazione in CLS).
INTERVENTI
COSTRUTTIVI
Nei
paragrafi seguenti sono schematizzati i principali interventi costruttivi
relativi alle sovrastrutture flessibili e semirigide.
Gli
schemi riportati sono indicativi e non esaustivi: è responsabilità del
Progettista individuare la tipologia costruttiva più adeguata o definire le
soluzioni alternative. Per ogni sezione tipo descritta sono indicati i materiali
e/o le lavorazioni di riferimento; il Progettista potrà individuare la
soluzione più appropriata al singolo progetto esecutivo sulla base delle
valutazioni tecniche e delle prestazioni da ottenere.
Gli
interventi costruttivi che possono essere realizzati su una sovrastruttura
stradale sono:
A.
NUOVE
COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE;
B.
MANUTENZIONI
SUPERFICIALI;
C.
RIPRISTINI.
A)
NUOVE COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE
Interessano
tutti gli strati della sovrastruttura, dalla fondazione agli strati in conglomerato
bituminoso.
Tabella
delle sezioni tipo


Sezione Tipo 1A su rilevato (fondazione-base-binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|

|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max 30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.51.30.0115
|
Strato
di base a caldo
|
Riciclato
(max 30%)
|
D.51.30.0116
|
Strato
di base in conglomerato bituminoso riciclato a freddo
|
Riciclato
(< 100%)
|
6
|
D.51.30.0005
|
Mano di impregnazione con bitume normale
|
n.a.
|
7
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
8
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(< 100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 1B su impalcato ( binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|

|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max 30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 2 (fondazione-binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
 
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max 30%)
|
4
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
5
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(< 100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 3 (fondazione–strato
multifunzionale)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
 
|
1
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E”
|
Riciclato
(< 30%)
|
2
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
3
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(< 100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
|
|
|
|
|
B)
MANUTENZIONI SUPERFICIALI
Interessano
lo strato superiore d’usura ed hanno lo scopo di ripristinare le
caratteristiche planimetriche e di aderenza del piano viabile. Lo strato
superficiale può essere applicato direttamente alla pavimentazione esistente,
previa pulizia del piano e spruzzatura di una mano d’attacco, o successivamente
alla rimozione dello strato d’usura esistente.
In
base alle caratteristiche plano-altimetriche ed alla presenza di ammaloramenti della pavimentazione esistente, il
Progettista dovrà valutare la necessità di procedere con la posa di uno strato
di risagomatura, disgiunto dallo strato d’usura, e/o
con il risanamento degli strati intermedi della pavimentazione. Qualora il
degrado strutturale interessi gli strati profondi della sovrastruttura, si dovrà
prevedere la sostituzione di tutti gli strati ammalorati.
Tabella
delle Sezioni tipo:

Sezione Tipo 4 (risagomatura-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|

|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(< 30%)
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E” (**)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
* da
applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.
** in alternativa al
Binder qualora sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di
usura.
|
Sezione Tipo 5 (fresatura - risagomatura - usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|

|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(< 30%)
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E” (**)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.11.05.0160
|
Fresatura
a freddo di pavimentazione esistente
|
|
A.04.10.0025
|
Conferimento
ad impianto di trattamento rifiuti – conglomerato bituminoso – fresato
|
|
* da
applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.
** in alternativa al
Binder qualora sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di
usura.
|
C)
RIPRISTINO DELLA SOVRASTRUTTURA
Gli
interventi di ripristino interessano tutti gli strati della sovrastruttura,
dalla fondazione agli strati in conglomerato bituminoso, ma sono limitati nella
sezione trasversale alla copertura di scavi effettuati per la posa di
sottoservizi o aperture profonde del corpo stradale.
Di
norma, l’esecuzione della pavimentazione deve essere estesa oltre la larghezza
dello scavo stesso per assicurare un solido appoggio del conglomerato
bituminoso e prevenire le lesioni provocate dagli assestamenti del materiale
per effetto della post-compattazione.
Sezione
tipo:

Sezione Tipo 5 (fresatura-risagomatura-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
  
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(< 30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.51.30.0115
|
Strato
di base a caldo
|
Riciclato
(max 30%)
|
D.51.30.0116
|
Strato
di base in conglomerato bituminoso
riciclato a freddo
|
Riciclato
(< 100%)
|
3
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(< 100%)
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
PREMESSE AL SETTORE OPERE IGIENICO-SANITARIE
TABELLE E DISEGNI
TABELLA
RIEPILOGATIVA PER:
-
COMPUTO
CONVENZIONALE DEL VOLUME DI SCAVO
-
DIMENSIONI
DEL RIVESTIMENTO E DEL RINFIANCO TUBAZIONI

TUBAZIONI IN GHISA (E.01.05.0005 –
E.01.05.0016)

TUBAZIONI IN GRES CON RINFIANCO
(E.01.05.0026)

TUBAZIONI IN GRES CON RIVESTIMENTO
(E.01.05.0031)

TUBAZIONI IN CLS VIBROCOMPRESSO
(E.01.05.0035 – E.01.05.0036)

TUBAZIONI IN CLS RIVESTITE
(E.01.05.0041 – E.01.05.0042)

TUBAZIONI IN CLS CON MASSELLO
(E.01.05.0046)

TUBAZIONI IN POLIETILENE
(E.01.05.0057)

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON
RIVESTIMENTO (E.01.05.0062)

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON MASSELLO
(E.01.05.0067)

TUBAZIONI IN POLIPROPILENE
(E.01.05.0070 – E.01.05.0072)

TUBAZIONI IN PVC RIVESTITE IN CLS
(E.01.05.0091)

TUBAZIONI IN PVC RIGIDO A A PARETE STRUTTURATA
(E.01.05.0095 – E.01.05.0096 –
E.01.05.0097)

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005
– E.01.06.0010)
PIANTA

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
ARMATURA TIPO DELLA SOLETTA

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10
(E.01.06.0005 – E.01.06.0010)
SEZIONE A-A

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005
– E.01.06.0010)
SEZIONE B-B

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70 (E.01.06.0025)
PIANTA

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70
(E.01.06.0025)
SEZIONE A-A

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70
(E.01.06.0025)
SEZIONE B-B

POZZETTO DI
SALTO
PIANTA

POZZETTO DI
SALTO
SEZIONE A-A

POZZETTO DI
SALTO
SEZIONE B-B

POZZETTO DI
SALTO
SEZIONE C-C

RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI IN MACADAM
(E.01.07.0005)

FORMAZIONE DI
CASSONETTO STRADALE (E.01.07.0020)
RIPRISTINI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO
(E.01.07.0025)

RIPRISTINO IN TERRENO DI CAMPAGNA (E.01.07.0055)
